Pontremoli: Simoncini (Cia) in tour nelle imprese del territorio fa tappa alle Cantine Belmesseri. Balestra: «Annata eccezionale»
Pontremoli, 17 novembre 2022 – Nella casa natale del poeta umanista Paolo Belmesseri, al Mulino La Serra di Casa Corvi è sorta un’azienda agricola che produce vini di qualità, olio e miele. Al di là dell’aspetto alberghiero dell’Agriturismo La Serra, al proprietario Giuseppe Balestra, imprenditore spezzino, che 25 anni fa ha acquistato l’antico casale, interessa la produttività agricola dell’azienda. «La prima cosa che ho fatto è stato il ripristino del vigneto di circa due ettari con l’inserimento di vitigni nuovi (syrah, merlot, cabernet sauvignon e vermentino) rispetto a quelli autoctoni, come durella, pollera e merlarola, che pure ho conservato – spiega Balestra – e il risultato è la produzione di vini di qualità che ci sta dando soddisfazioni».
A visitare le Cantine Belmesseri nei giorni scorsi il presidente della Confederazione italiana agricoltori Toscana Nord Luca Simoncini: «Le Cantine Belmesseri sono tra le eccellenze del territorio. L’incontro serve anche a fare il punto sulla stagione vitivinicola di quest’anno che inizialmente pareva dovesse avere problematiche che poi non ci sono state». Balestra racconta il lavoro della sua azienda. dove ha impiantato uvaggi cabernet sauvignon, syrah, merlot, petit verdot, vermentino, souvignon blanc conservando poi tutti gli autoctoni come durella, pollera e merlarola. «La scelta di mescolare syrah, merlot e cabernet – prosegue – è nata dalla volontà di rappresentare al meglio la complessità aromatica propria di questo territorio che conferisce al vino una particolare identificazione diversa da altre produzioni». E questo è uno dei punti di forza della Lunigiana. Perché anche vitigni non autoctoni possono diventare esclusivi grazie al “terroir“.
«La produzione quest’anno è stata eccezionale – aggiunge Balestra – Cerchiamo sempre di arrivare a 20-21 gradi babo (misura per definire il contenuto zuccherino del mosto) e in genere siamo costretti a diradare le piante. Quest’anno invece lo abbiamo fatto in misura minima e abbiamo potuto quasi raddoppiare la quantità di uva». Un impegno portato avanti con il supporto speciale di Alessio Macchia un enologo tra i più bravi in Italia. Secondo Giuseppe Balestra è in arrivo un nuovo ciclo di sviluppo per l’agricoltura lunigianese e i contadini del nuovo millennio dovranno legare al turismo le loro attività produttive. La Cia vuole sostenere il nuovo movimento dei produttori – conclude il presidente Luca Simoncini – Chiediamo che sia creata un Igt della Lunigiana per dar sostanza all’identità lunigianese».
Natalino Benacci